Lunigiana turismo storia ricette lunigianesi castelli leggende

Lunigiana, giro Lunigiana, lunigianesi, cucina lunigianese, vacanze Lunigiana, escursioni, castello della verrucola, fortezza brunella, statue stele, stele, villafranca, mulazzo, fosdinovo, pontremoli, fivizzano, comano, aulla, podenzana, bagnone, castiglione del terziere, sassalbo, castevoli, filetto, malgrate, licciana nardi, casola, equi terme, caprigliola, filattiera, zeri, castello, castelli, castles, ancient castles, churches, recipes, ricette, castelli, chiese, pievi, testaroli, panigacci, leggende, tales, pontremoli, castello della verrucola, fortezza della brunella, statue stele, villafranca, mulazzo, pontremoli, fivizzano, comano, aulla, podenzana, bagnone, castiglione del terziere, sassalbo, castevoli, filetto, malgrate, licciana nardi, casola, monti di licciana, filattiera, zeri, ancient castles, churches, recipes, testaroli, panigacci, leggende, tales

Invia una richiesta alle strutture



Lunigiana turismo storia ricette lunigianesi castelli leggende

L’origine del nome “Lunigiana” sembra essere legata alla forma a falce di luna del porto fluviale di Portus Lunae (l'antica Luni), fondato dai Romani nel 177 a.C. alla foce del fiume Magra. Durante la seconda Guerra Punica gli abitanti di questa zona, gli Apuani, si schierarono con Annibale e restarono fino alla fine gli unici Liguri che non si arresero mai ai Romani, anche se alla fine furono sconfitti. A causa della loro coriacea resistenza, i romani disposero per loro una deportazione in massa verso il Sannio (Macchia di Circello) allo scopo di cancellare quell'insormontabile ostacolo alla loro espansione terrestre verso l'Iberia e le Gallie. Dopo la deportazione di quasi tutta l'intera popolazione Apuana (avvenuta nel 180 a.C.) la colonia di Luni fu ripopolata con coloni romani o romanizzati, così come successivamente l'intero territorio compreso tra le colonie di Luni e Lucca. Questa colonizzazione permise tra l’altro la bonifica di tutta la zona paludosa che circondava le due colonie, con l’insediamento di veterani di provenienza gallica o ligure che, dopo aver girato in lungo ed in largo l’Impero Romano, ricevevano come premio queste terre per godersi un tranquillo pensionamento da agricoltori.

Dopo la caduta dell'Impero Romano (476), si sente parlare della Lunigiana per le invasioni barbariche (persino Attila si stabilì temporaneamente in questi luoghi), di Ostrogoti, Bizantini, Longobardi e Franchi e fu proprio in questa fase che si andò formando il concetto di Lunigiana Storica. Carlo Magno investì nell'802 del possesso di gran parte della Lunigiana la famiglia degli Adalberti, che dal XII furono chiamati Malaspina. Attorno all’anno Mille la Lunigiana si estendeva sul territorio oggi compreso nelle province della Spezia e Massa-Carrara fino ad Albareto in provincia di Parma e all'Alta Garfagnana in provincia di Lucca: un territorio di grandi dimensioni che costituiva la potente diocesi di Luni. I possessi dei Malaspina in Lunigiana vennero riconfermati dall'imperatore Federico II nel 1220 e l'anno seguente vi fu la scissione del casato nei due rami dello spino secco e dello spino fiorito con conseguente ripartizione delle terre a destra e a sinistra del corso del fiume Magra. Si crearono così due feudi i cui capoluoghi furono Mulazzo e Filattiera. Queste proprietà furono ulteriormente suddivise tra i discendenti spesso in lotta tra loro per questioni di confini. Anche per questi motivi la Lunigiana è costellata da un gran numero di castelli medievali, alcuni dei quali ben conservati e visitabili. Non tutta la Lunigiana era nelle mani dei Malaspina: Pontremoli fu concessa dall'imperatore Enrico IV nel 1077 a Ugo e Folco d'Este.

Durante la Seconda Guerra Mondiale la Lunigiana era attraversata dalla Linea Gotica, la linea di demarcazione del fronte che separava i territori occupati dai nazifascisti da quelli già liberati dagli Alleati e divenne, proprio per la sua ubicazione uno dei più importanti terreni d'azione delle formazioni partigiane. A testimonianza dell'importanza e della capillare diffusione della Lotta di Liberazione in queste zone va ricordato che sia la Provincia di La Spezia che quella di Massa-Carrara sono state decorate di Medaglia d'Oro al Valor Militare per la Resistenza.